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Agenzie dell’UE: servono ulteriori sforzi per rendere le sostanze chimiche sicure e sostenibili

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Notizie Pubblicato 15/05/2024 Ultima modifica 15/05/2024
3 min read
Photo: © Urszula Frydrych, WaterPIX/EEA
La transizione verso sostanze chimiche più sicure e sostenibili progredisce in alcuni settori, mentre in altri è appena iniziata. È quanto emerge da una prima valutazione congiunta, a livello europeo, relativa alle cause e all’impatto dell’inquinamento chimico, svolta dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) e dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) pubblicata oggi. L’analisi comparativa ha rilevato che ulteriori sforzi sono ancora necessari per ridurre l’impatto delle sostanze nocive sulla salute umana e sull’ambiente.

Il numero di sostanze chimiche industriali esaminate nell’ambito della legislazione dell’UE in materia di sostanze chimiche per determinarne la sicurezza è aumentato notevolmente. Le autorità dispongono ormai di una conoscenza molto più approfondita in merito alle proprietà pericolose delle sostanze chimiche utilizzate in tutta l’UE,  che ha portato a numerose azioni volte a ridurre e  controllare i rischi di diversi gruppi di sostanze. 

Secondo la relazione di sintesi congiunta AEA-ECHA sul quadro di indicatori dell’UE per le sostanze chimiche, l’uso complessivo delle sostanze chimiche più nocive (in particolare quelle cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione) continua a crescere, seppur più lentamente rispetto al mercato delle sostanze chimiche nel suo complesso. Aumentano le pressioni per evitare l’uso delle cosiddette sostanze che destano preoccupazione e per attuare i principi del quadro europeo di valutazione per sostanze chimiche e materiali «sicuri e sostenibili fin dalla progettazione. 

È necessario garantire in modo più efficace che i prodotti di consumo non contengano le sostanze più nocive, ad esempio le sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino, che influiscono negativamente sul sistema ormonale, o le sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche, che risultano rischiose per anni anche dopo la cessazione del loro utilizzo. 

Occorrono ulteriori dati e informazioni per comprendere meglio l’esposizione umana e ambientale a queste sostanze chimiche più nocive e il loro impatto. Tuttavia, gli indicatori mostrano chiaramente che il passaggio a sostanze chimiche sicure e sostenibili deve continuare e dovrebbe persino essere accelerato.

 

La salute dei cittadini europei e il nostro ambiente dovrebbero essere una priorità e questa prima analisi comparativa dimostra che, sebbene le sostanze chimiche abbiano un ruolo positivo nelle nostre vite, è urgente intraprendere misure supplementari per affrontare i rischi posti dall’uso di sostanze non sicure e non sostenibili. Le conoscenze derivanti da questa valutazione ci aiuteranno a passare in futuro a sostanze chimiche sicure e sostenibili.



Leena Ylä-Mononen
Direttrice esecutiva dell’AEA

 

Dobbiamo accelerare la transizione verso sostanze chimiche sicure e sostenibili. L’azione delle autorità e dell’industria ha contribuito a ridurre al minimo e a controllare i rischi derivanti dalle sostanze chimiche pericolose, ma dobbiamo aumentare ulteriormente le conoscenze sulle sostanze chimiche e sostenere la gestione del rischio di gruppi di sostanze chimiche per proteggere le persone e l’ambiente.



Sharon McGuinness
Direttrice esecutiva dell’ECHA

 

La relazione si basa su una serie di 25 indicatori chiave, anch’essi pubblicati oggi, che monitorano le cause e l’impatto dell’inquinamento chimico in Europa. 

Gli indicatori saranno regolarmente aggiornati per monitorare l’inquinamento chimico e misurare l’efficacia della legislazione europea in materia di sostanze chimiche. La relazione fornisce una valutazione generale dei progressi compiuti nell’ambito della strategia dell’UE in materia di sostanze chimiche sostenibili – Verso un ambiente privo di sostanze tossiche (CSS).

 

Risultati principali 

  • La transizione verso sostanze chimiche più sicure e sostenibili progredisce in alcuni settori, mentre in altri è appena iniziata.
  • L’azione delle autorità e dell’industria ha contribuito a ridurre e a controllare i rischi derivanti da diversi gruppi di sostanze chimiche pericolose. Sono in corso sforzi volti ad aumentare le conoscenze sui pericoli chimici e a sostenere le azioni di gestione del rischio laddove necessario.
  • I dati disponibili suggeriscono che vi sono scarsi segni di progresso verso l’eliminazione delle sostanze che destano preoccupazione dai rifiuti e dai materiali secondari. Ciò costituisce un ostacolo alla transizione verso un’economia più circolare.
  • Le emissioni di alcune sostanze chimiche nell’acqua e nell’aria sono diminuite in seguito a specifici regolamenti dell’UE (ad esempio sulle emissioni industriali) e ad azioni internazionali, ma sono necessarie ulteriori misure per raggiungere livelli di concentrazione che non siano nocivi per la salute umana e l’ambiente. Le emissioni dell’industria continuano a comportare notevoli costi in termini di danni alla salute umana e degli ecosistemi.
  • Il biomonitoraggio umano offre l’opportunità di comprendere l’esposizione umana alle sostanze chimiche di diversa provenienza e quindi i rischi per la salute associati all’inquinamento chimico. Il biomonitoraggio costituisce quindi uno strumento fondamentale per misurare l’efficacia della legislazione in materia di sostanze chimiche nella protezione della salute umana e dell’ambiente.

 

Il quadro di indicatori dell’UE per le sostanze chimiche 

Le politiche dell’UE in materia di sostanze chimiche mirano ad affrontare la sfida della produzione e dell’uso di sostanze chimiche per rispondere alle esigenze della società, rispettando al tempo stesso i limiti del pianeta ed evitando di nuocere agli esseri umani e all’ambiente. La strategia dell’UE in materia di sostanze chimiche sostenibili (Chemicals Strategy for Sustainability, CSS) mira ad attuare questa visione attraverso una serie di misure, tra cui azioni che sostengano l’innovazione e producano sostanze chimiche sicure e sostenibili, rafforzino la protezione della salute umana e dell’ambiente, semplifichino e rafforzino il quadro normativo in materia di sostanze chimiche e creino una base di conoscenze completa per sostenere l’elaborazione di politiche basate su dati concreti. 

L’AEA, l’ECHA e la Commissione europea hanno sviluppato una serie di indicatori chiave per sostenere gli obiettivi della strategia. 

Il quadro dispone di pagine online attraverso le quali si accede anche agli indicatori.

Ulteriori informazioni


Ufficio stampa dell’AEA                                               Ufficio stampa dell’AEA
Constant Brand                                                               Antti Kaartinen
+45 2174 1872                                                                 +45 2336 1381
constant.brand@eea.europa.eu                                   antti.kaartinen@eea.europa.eu


Ufficio stampa dell’ECHA
Tiiu Bräutigam
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